Omaggio per i 100 anni di Marija Gimbutas – Grazia Dentoni

Tempio di Astarte - Sella del Diavolo (CA)

AVE OH MARJIA
AVE MARJIA PIENA DI GRAZIA
LE SIGNORE SONO CON TE
TU SIA DETTA BENE TRA LE DONNE

DETTO BENE IL FRUTTO DEL TUO SENNO MARIJA MADRE DI PACE PREGA PER NOI ATTRICI DI QUESTO MONDO
ADESSO E ‘ L’ORA DELLA NOSTRA VITA AMEN

23/01/2021
Cara Marjia,
grazie di aver camminato su questa terra e di aver seminato semi di pace.

Grazie di aver dimostrato che noi donne non siamo sempre state relegate alla riproduzione e ai lavori domestici, ma che abbiamo avuto una funzione sociale nel mondo e che quando l’abbiamo esercitata, il mondo e gli esseri umani erano migliori, consapevoli ed eco logici.

Scrivo per celebrare i tuoi 100 anni con il mio lavoro a te dedicato e fortemente ispirato dalla tua ricerca, dalle tue parole e dai tuoi studi, infatti quest’anno festeggiamo anche i 10 anni di Matrilineare, un lavoro teatrale che ha visto riunite molte donne in riti, canti, danze, risa e poesia, un lavoro ambientato nei siti archeologici in cui le risonanze dell’invisibile sono arrivate alle nostre orecchie sussurrandoci la via da percorrere.

Il teatro come l’archeologia si occupa di scavi: con paletta e cazzuola, abbiamo scavato nelle profondità dell’animo umano, disseppellendo rimembranze delle nostre lontane e vicine antenate.

Sono stata guidata da forze invisibili e sono andata avanti in questo meraviglioso viaggio, scegliendo magicamente i luoghi in cui sono state ambientate le tappe di Matrilineare.
Mi sono trovata a traghettare molte anime all’interno di domus de janas, tombe dei giganti, nuraghi, pozzi sacri, cascate, necropoli, villaggi nuragici, templi, boschi incantati…

Domus de Janas Pimentel (CA)
Su Crocifissu Mannu (Porto Torres)

Sono stata in cerchio con molte donne tra sassi, alberi e animali, abbiamo cantato e recitato “Deu seu Deu” : Io sono Dio, per poterci avvicinare ognuna un pò di più alla propria anima e poi riunirci a quella delle altre. Abbiamo cantato in cerchio Andimironnai, un canto antico, antichissimo, un canto di riconciliazione collettiva. Abbiamo creato un mondo parallelo, il nostro mondo, dove l’amore ha sempre regnato mentre scioglievamo nodi e intrecciavamo fibre per arrivare ad un unico filo.

Tempio di Astarte – Sella del Diavolo (CA)

Abbiamo sentito la potenza che sprigiona un cerchio di donne nella vita di tutte. Abbiamo imparato a sostenerci e a sostenere mentre studiavamo il passo, il camminare, il correre, il saltare, mentre i nostri corpi esultavano e gioivano, a volte abbiamo pianto e poi ancora riso. Ho creato, praticato e proposto questa partitura fisica affinchè ognuna di noi potesse riportare alla luce la propria divinità: la partitura della creazione:
fare spazio, Perdere i confini, Nidificare, Espansione, Accelerazione dei ritmi, Perdita di controllo, Urgenza, Apertura Espulsione, Nascita!

Su Crocifissu Mannu (Porto Torres)

Cara Marija, quasi ogni Matrilineare è iniziato con la presentazione del film a te dedicato “Signs out of time” di Starawk e Donna Read, un film che ha rivoluzionato il mio modo di pensare e che mi ha fornito coraggio e determinazione. Quando ho proiettato il film al Museo Archeologico Nazionale di Cagliari, ho sentito che stavo partecipando attivamente alla “Ri-evoluzione” e in sala, i rumori delle sedie che indicano sempre l’ imbarazzo del pubblico, mi hanno intimorita, ma tutti sono rimasti in rigoroso silenzio con occhi e bocca spalancati dallo stupore e dopo sono venuti a chiedermi informazioni su di te e sul tuo lavoro…
Che meraviglia Marija! Ogni volta che parlo di te e del tuo lavoro sento che qualcosa può ancora cambiare.

Tu, cara Marija, incarnata in un corpo di piccola donna dell’ Europa dell’est, con quella tua speciale dolcezza e quella tua infinita cultura e coscienza, quella tua grande immaginazione legata alla competenza, tu Marija, stai guidando molte donne e anche molti uomini su un sentiero nuovo, un sentiero di pace, il tuo antico sentiero pre kurgan.

Nel 2019 Matrilineare è stato ambientato ancora una volta al museo Archeologico Nazionale di Cagliari, ospite della mostra Donna o Dea a cura di Slvia Fanni, Marcella Sirigu e Laura Soro.

Sembra un sogno, questi sassi che portano il segno delle mani di esseri umani vissuti 25000, 10.000 anni fa, evocano la potenza delle figure femminili, donne o dee, creatrici della vita, del visibile e dell’ invisibile. Questo incontro di Dee è un enorme segno di pace, “in tundu”, sembrano discutere le sorti del genere umano, sembrano complottare un piano di salvezza. Noi dieci donne, abbiamo avuto l’onore di stare in cerchio a danzare con le Dee madri riunite nel loro cerchio, creando un’orbita attorno alla loro orbita.
Le Dee sprigionavano la storia, la pace, l’armonia nella discussione, la capacità di affrontare il dissenso, erano lì, tutte insieme che sfidavano le leggi del tempo e dello spazio.
Noi insieme, in cerchio, in coro abbiamo saltato da un’orbita all’altra agendo salti quantici che hanno fatto vibrare forte le nostre più intime corde. E’ stata un’emozione indescrivibile, far parte di cerchi concentrici che superano le leggi del tempo e dello spazio e vivono il presente, fatto di strati di umanità e terra che si sono incontrati.

Museo archeologico Nazionale di Cagliari

… In Sardegna Neolitico …

Statuina femminile da Polu – Meana Sardo; Statuina argilla da Polu – Meana Sardo; Statuina con manine al petto da Cuccuru Is Arrius – OR; Statuina femminile da Segariu-CA; Statuina femminile da Su Anzu-Oristano; Statuina da Monte Muros-Sassari ; 2 statuine femminili provenienti da Monte Meana-Santadi ; Figura femminile cruciforme senza testa senza braccia proveniente dal villaggio di Cuccuru is Arrius; Busto proveniente dal villaggio di Cuccuru is Arrius; Statuina femminile miniaturistica di argilla da villaggio di Puisteris- Mogoro; Statuina Femminile assisa da Gribaia- Nurachi; Figura femminile d’argilla con gonnello pieghetato da villaggio di Cuccuru is Arrius; Figura femminile gravida da Conca Illonis; Venere di marmo cruciforme da Turriga Senorbì; Statuina cruciforme marmo villaggio da Su Coddu-Selargius; Figura a placca cruciforme da necropoli di Anghelu Ruju SS; Figurina a placca cruciforme da Thiesi SS; Figura femminile a violino da necropoli di Anghelu Ruju;Figura femminle a placca traforata da Porto Ferro SS; Statuina femminile col bambino in braccio da Perfugas SS; statuina femminile con polos, elaborato copricapo da necroppoli di Cuccuru is Arrius – OR; statuina femminile in alabastro da su Cungiau de Marcu- Decimoputzu;

E abbiamo seminato Marija, ogni Matrilineare ha avuto il suo “podere” in cui ognuna delle partecipanti ha seminato i suoi intenti, seguendo ancora le tue indicazioni, abbiamo condiviso agricoltura, ceramica, filatura, danzando sulle tombe dei nostri antenati…

Domus de Janas Villanova Monteleone (SS)

Ma il regalo più prezioso Marija è stato avere incontrato tutte queste meravigliose donne che sono state le produttrici di questo progetto completamente indipendente e rigeneratosi grazie alla volontà delle Donne Dee.
Le relazioni che abbiamo creato di stima, fiducia, amicizia vanno ben oltre le cinque giornate passate insieme nelle pratiche di teatro, la condivisione di questo percorso ha creato fili resistenti che si stanno intrecciando e stanno creando un magnifico tessuto che diverrà base per altre molteplici creazioni.

I tuoi 100 anni Marjia li festeggeremo tutto l’anno in questo 2021!
In quest’epoca di distanze sociali, danzeremo e canteremo comunque, troveremo nuovi modi, svilupperemo altre capacità ancora velate, continueremo a scardinare la pietra d’angolo, a fare scandalo Marija!

Nuraghe Arrubiu, Orroli (CA)

E poi rimetteremo le pietre in cerchio, una sull’altra perché …
“Perché io appartenevo alla stirpe sarda e la stirpe sarda a differenza di tutte le altre stirpi umane, col nuraghe si era costituita in una società matrilineare, una società imperniata sul ruolo della donna, perché la donna non è prevaricatrice. In questa società ci si autogoverna, non esiste potere esecutivo, quindi non esiste potere.” (I racconti della Nuraghelogia R. De Muro)

Foto scattate da: Francesca Murgia, Federica Ciotti, Rita Gadau, Vittoria Nieddu, Daniela Vismara.