Testo e immagini di Daniela Di Bartolo. Giugno 2019.
Voglio continuare a essere testimone di utopie possibili pure in questo momento nel quale i monopoli di colture e semenze, la cementificazione della Terra, il dilagare in ogni dove di rifiuti umani -tossici e non- e il grande allontanamento da Madre Natura sono ovvietà, normalità.
Riutilizziamo i vecchi metodi sostenuti dalle scoperte moderne, ripuliamo i canali in campagna, i letti dei fiumi, i tombini, puliamo il resede delle nostre abitazioni, non accumuliamo nelle nostre case, restiamo essenziali … Lavoriamo per noi stessi, per Madre Terra, per star bene. Andiamo a camminare, a conoscere il nostro Luogo, non distribuiamo immondizia ovunque e se vediamo qualcuno che lo fa … spieghiamo, parliamo!
La Terra ci appartiene, è casa. Non prendiamola a morsi per poi sputarne i miseri resti.
Lasciate l’auto e fate due passi a piedi. Se vi guardate intorno con attenzione scoprirete degrado, tanto degrado.
Pochi conoscono il Luogo dove vivono. Nemmeno piú il Luogo dove si è nate e nati si conosce. E‘ importante, necessario. Sapere dove cresce un tipo di pianta, saper scegliere in che direzione andare a fare una passeggiata con la calura oppure in una tiepida giornata primaverile. Qual è un luogo ombreggiato? quale il soleggiato? Vedere le trasformazioni stagionali. Riconoscere anomalie. Essere sorpresi dello spuntar di un fiore che mai abbiamo visto finora.
Trovare, grati, semi scomparsi in una vecchia zona industriale abbandonata.
E ancora scoprire una discarica ed avvertire chi di competenza oppure organizzare una pulizia di gruppo. Insomma tenere il Territorio come Casa, conoscerlo intimamente, è un gran valore. Ti fa sentire bene, sempre.
Così pure come un ritorno ai mestieri, al lavoro all’aperto, alle conoscenze che abbiamo cancellato dalla Memoria, che venivano tramandate oralmente. Per esempio gli utilizzi e la conoscenza delle amate erbe e piante selvatiche.
Con l’avvento dell’aspirina (dalla fine del 1800, per capirsi) abbiamo definitivamente cancellato sistematicamente ogni ultimo legame con il nostro habitat.
Un’ultima cosa, alla quale tengo molto. La Terra, intesa come Pianeta, non è solo nostra, bensì appartiene in egual misura alle piante, agli animali e agli esseri semplici (virus, batteri, …) che pure la popolano. Non dimentichiamolo mai.
A questo proposito tempo fa ho tradotto le Tesi di Rheinau, dal tedesco all’italiano. Dopo aver letto uno dei tanti bei libri (Pflanzenpalaver, di Florianne Koechlin) che hanno segnato il mio cammino in armonia con la Natura, sono venuta a conoscenza di questi principi. Ho contattato due dei firmatari e ho chiesto loro se avessero una traduzione in italiano e quindi il permesso di occuparmene. Perché? Perché ci credo e perché sono convinta che debbano essere divulgate, per farle sentire a tutti/e coloro che la pensano come noi … e sentirci un po’ meno sole e piú forti nel nostro Amore verso Madre Natura.
Essere in sintonia con la Natura, sentirla. Ascoltare le piante che incontriamo, mangiarne, berne … entrare in sintonia con loro.
Nutrirsi dall’Energia che ci circonda è una cura.
Per curare non bisogna per forza essere malati. Curare è prevenzione.
Prenditi cura di te.
Le tesi di Rheinau sui diritti delle piante. Scoprire le piante ex novo le trovate qui: https://comune-info.net/scoprire-le-piante-ex-novo/