Una Civiltà Madre

Laurel Holloman-The secret language of whales

L’albero di Autrici di Civiltà vede nascere un nuovo Ramo: Preistoria in Italia.

Ne gusto il significato profondo se mi rifaccio alla storia che ci veniva raccontata nei banchi di scuola, una storia che ci vedeva nascere come comunità umana dall’uomo delle caverne e dall’uomo che viveva sulle palafitte. Poco… troppo poco… è come dire che siamo venuti fuori dal cappello a cilindro di un mago o che veniamo dal nulla. Può mai essere? Non c’è nascita senza grembo, niente si genera senza una generatrice o una coppia generatrice.

E dove collocare le migliaia di reperti archeologici sparsi in tutto il mondo che sembrano con i loro simboli parlarci in codice di un pensiero raffinato?

E come leggere il fatto che gran parte di questi reperti sembrano parlarci di una religione centrata sulla potenza divina della vita incarnata in forme viventi?

A parlarci, nella loro lingua sacra, erano uomini e donne, forse più donne che uomini a giudicare dall’impronta delle mani lasciate sulle pagine delle caverne di decine di migliaia di anni fa. Caverne che forse abitavano anche, proprio come ci raccontano a scuola, ma sulle quali lasciavano l’impronta della loro Civiltà.

Una Civiltà Madre di tutte le civiltà del pianeta terra tramandata da creature che erano in grado di scrivere pensare amare adorare la generatrice di ogni forma vivente, Madre Natura. La loro religione di vita era così potente da spingere quelle donne e quegli uomini a celebrarla in ogni luogo del mondo e sempre nella stessa lingua, la lingua della Signora, la lingua della Vita … eterna, inarrestabile nel suo continuo concepirsi e rigenerarsi, vivente dopo vivente.

C’è poca storia invece che ci spieghi perché quella civiltà di cui siamo tutte e tutti eredi è stata annientata, ridotta a feticci da esibire nei musei, senza vita, senza parola, senza pensiero, senza scienza di vita. La loro scienza, la loro religione l’hanno immortalata su libri che rimangono eterni, come le pagine di roccia su cui scrivevano e che tocca a noi imparare a leggere per capire come abbiamo fatto a passare da una civiltà senza guerra ad una senza pace, come abbiamo fatto a passare da una cultura che adorava ogni forma vivente ad una cultura che si fa bella nella capacità di sterminarla o assoggettarla.

E’ questa la ricerca da fare per capire cosa ci ha portati a evolvere in negativo, a orientarci verso il degrado di civiltà. Un errore catastrofico dell’evoluzione umana che possiamo iniziare a correggere a iniziare dal sentirci Autrici e Autori di Civiltà.

Maria Grazia Napolitano