
La strada verso una Società Egualitaria,
ovvero
LA POLITICA MATRIARCALE
tratto da Madri di Saggezza – Parte seconda – di Heide Goettner Abendroth
Castelvecchi Editore
Finale
ovvero, un Manifesto Matriarcale
Qual è lo status delle donne oggi?
Per citare un breve sommario di un Rapporto ONU del 1980:
“Le donne costituiscono la metà della popolazione mondiale, lavorano circa due terzi di tutte le ore lavorate, ricevono un decimo del reddito mondiale e possiedono meno di un centesimo delle proprietà esistenti al mondo.” (Rapporto delle Nazioni Unite del 1980)
Siamo davanti a uno scandalo! Eppure, nessuno sembra ancora essersi occupato di tutto ciò. E se crediamo che le cose siano molto cambiate nel frattempo, ci sbagliamo. Nel 2010, il Presidente del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite ha citato i seguenti dati:
“Le donne lavorano il 66% di tutte le ore lavorate nel mondo e producono il 50% del cibo. Ma ricevono solo il 10% del reddito mondiale, detengono l’1 % delle proprietà e rappresentano il 60% dei più poveri del mondo” (Hamidou Ali, Conferenza stampa delle Nazioni Unite del 25 giugno 2010)<fn>https://www.un.org/press/fr/2010/Conf100625-ECOSOC.doc.htm</fn>
Questa era la situazione nel 2000, nel 2010, nel 2018. Il rapporto della Nazioni Unite è pubblicato ogni anno, ma niente è cambiato. Lo scandalo e l’oltraggio continuano. Chiediamo una distribuzione corretta del reddito mondiale nella misura in cui è espresso dalla ricchezza dei singoli stati. E affermiamo che:
- il 50% di tutte le ricchezze nazionali appartiene alle donne e ai loro progetti
- l’economia deve essere condivisa in termini egualitari in tutti i suoi aspetti.
Quali azioni politiche possono essere ispirate da una visione matriarcale?
In campo economico
- Creazione di nuove economie di sussistenza radicate localmente e regionalmente
- Comunità di sussistenza autosufficienti con scambi e circolazione di doni; buoni liberi da interessi che sostituiscono il denaro, in contrasto all’economia monetaria capitalistica
- Proprietà collettiva dei beni comuni
- Tutti/e devono avere una casa dove vivere, non in affitto non di proprietà
In campo sociale
- Formazione di nuove comunità di relazioni costruite secondo le affinità, che costituiscono dei clan simbolici e si considerano fratelli e sorelle per affinità
- Le nuove comunità sono matriarcali dall’inizio e sono guidate da donne o madri collegate da affinità
- Questo tipo di comunità sostituisce la famiglia nucleare ed è l’unità fondamentale della società.
In campo politico
- Si attua il principio del consenso matriarcale, di grande importanza per le comunità egualitarie e per una società egualitaria
- Si crea una democrazia reale partendo dal basso; le decisioni sono prese da tutte le persone a livello locale e regionale, i delegati sono i loro portavoce
In campo culturale
- Il pianeta intero viene percepito di nuovo come “sacro”. Si considera Madre Natura con amore e cura.
- Ogni forma vivente è considerata “divina” e celebrata con rituali, svolti in modo comunitario. Le celebrazioni sono momenti di incontro tra tutte le persone che condividono la “vera ricchezza”: la ricchezza delle diversità esistenti al mondo.
- Non esistono istituzioni religiose, la spiritualità pervade la vita quotidiana e diventa parte di essa.
Come realizzare oggi effettivamente la politica matriarcale?
È una domanda fondamentale: il 50% di tutte le ricchezze nazionali dipende dalle donne e dai loro progetti. Attualmente, le donne che lavorano pagano le stesse tasse degli uomini. Milioni di madri lavorano senza essere in qualche modo pagate. Ma il 90% dei flussi monetari fluisce verso il mondo controllato dagli uomini: attività militari, imprese multinazionali, ecc. Tutto ciò si deve fermare!
Quali potrebbero essere i risultati di un simile cambiamento?
In termini economici
- Le donne creano economie locali di sussistenza per loro stesse e per le loro comunità: giardini, fattorie, negozi, distribuzione, condivisione e doni di beni.
- Ogni famiglia estesa o clan simbolico riceve la propria casa
In termini sociali
- Le donne costituiscono nuove comunità, con relazioni di sangue o di affinità, con sorelle e fratelli di affinità. Le case sono multigenerazionali. La maternità è condivisa. Non esistono più l’isolamento delle madri nei nuclei familiari e l’isolamento sociale di persone di qualunque gruppo di età.
- Le donne avviano le proprie scuole, i collegi, le accademie e le università culturali e tecniche, in base alle loro conoscenze e ai loro valori, condividendole. Dispongono di propri servizi medici e sistemi sanitari.
In termini politici
- Le donne sono le organizzatrici e le responsabili delle pratiche del consenso nelle famiglie estese o nei clan simbolici, applicati anche a livello locale e regionale. La politica concreta parte dal basso. Non c’è più spazio per la politica astratta che arriva dall’alto dei partiti
- Le donne hanno i propri consigli e praticano l’autoamministrazione a livello delle comunità locali e regionali; gli uomini hanno i loro; la comunicazione tra i consigli delle donne e quelli degli uomini si svolge su basi egualitarie. Donne e uomini rifuggono dalle istituzioni dominate dai maschi e non le sostengono più.
In termini culturali
- Le donne dispongono di case editrici, librerie e reti di distribuzione. Hanno anche i loro servizi tecnici. Hanno gallerie d’arte, teatri e musei. Creano i luoghi spirituali dove celebrare la Terra e la vita insieme ai membri delle loro comunità
- Le donne e tutte le persone delle loro comunità impediscono ogni ulteriore distruzione dell’ambiente, dei suoli, delle risorse idriche, della Terra e della sua flora e della sua fauna.
- In sintesi, le donne non sono più solo “tollerate” nelle istituzioni maschili, non devono “elemosinare” per i loro progetti. Gestiscono i progetti indipendentemente dal controllo, dai valori e dalle visioni del mondo maschili. Cresce una vera società matriarcale, che è egualitaria e amica della vita!
Tratto da Madri di Saggezza – Parte seconda – di Heide Goettner Abendroth
Castelvecchi Editore Anno 2020 Collana Eliche
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