Francesca Rosati Freeman
Laureata in lingue straniere moderne all’Università di Palermo, Francesca Rosati Freeman vive da più di trent’anni fra la Francia e la Svizzera, dove ha insegnato francese agli italiani e ha lavorato in una ONG a Ginevra contro la discriminazione razziale: Antiracism Information Service (ARIS). La lotta per i diritti delle donne e delle minoranze etniche contro i valori veicolati dalla società dominante è stata sempre al centro delle sue molteplici attività sotto forma di rappresentazioni teatrali o di piccole pubblicazioni. Per le donne straniere in Svizzera ha organizzato dei corsi di formazione continua sui loro diritti, sulla salute, l’alimentazione e l’educazione dei figli con la collaborazione ed interventi da parte di specialiste nei diversi settori.
In questo quadro è da inserire il suo interesse per le donne Moso e la loro società il cui sistema di valori rovescia completamente quello delle società patriarcali dominanti. Si è recata più volte sul posto e ha organizzato dei viaggi di piccoli gruppi per quelle persone desiderose di scoprire come sia possibile una vita diversa in cui le donne sono valorizzate senza discriminazione alcuna verso il sesso opposto.
Dalle interviste, fotografie e filmati della popolazione locale ha tratto due libri e tre documentari:
- Benvenuti nel paese delle donne (XL Edizioni, Roma, 2010)
- Sur les Rives du Lac Mère (Ed. Tensing, Parigi, 2015).
- I Moso, una società senza mariti, selezionato al Mosuo Film Festival in Cina nel 2006.
- Nu Guo. Nel nome della Madre, con la collaborazione del giornalista reporter Pio d’Emilia, che nel 2015 ha vinto il Premio del Pubblico al Festival International des Cinémas d’Asie a Vesoul in Francia.
- Gammu, Montagna Dea Madre, 2015.
Nu Guo. Nel Nome della Madre
REGIA: Francesca Rosati Freeman e Pio d’Emilia
DURATA: 57mn
TIPOLOGIA: Documentario
ANNO DI USCITA: 2014
Nel Sud Ovest della Cina, ai piedi dell’Himalaya, i Moso, una società senza violenza e egualitaria da millenni ci dà la prova che una vita armoniosa e pacifica è ancora possibile.
Bellezza dei paesaggi, testimonianze dirette e riflessioni personali si intrecciano attorno al tema dell’assenza di violenza in una società matriarcale ed egualitaria, quella dei Moso che vivono a 2700m di altitudine nel sud ovest della Cina. Una società guidata dalle madri, considerate radici dell’umanità e che si regge sui valori del principio materno della cura, della condivisione e della solidarietà collettiva, dove i due generi rimangono in perfetto equilibrio e dove tutti mantengono un sano rapporto con la natura. Un modo di vivere fuori dal patriarcato che oggi purtroppo rischia di essere travolto dall’afflusso del turismo.
Interviste a Bima Lamu, Ake Dama, Ake Tzer, Yase Daba, Ando Luzho
PREMI/FESTIVAL:
- Premio del Pubblico al “Festival International des Cinémas d’Asie” di Vesoul, Francia nel 2015.
- Selezioni:
- Festival del film documentario, Visions du Réel, Nyon, Svizzera, 2014
- Festival des 5 Continents, Ferney-Voltaire, Francia, 2014
- Festival du Film des Diablerets, Svizzera, 2014
- Festival del film documentario SiciliAmbiente, San Vito Lo Capo, Italia, 2014
- Mumbai Women’s International Film Festival, Mumbai, India, 2014
- Festival des cinémas du Monde, Gannat, France, 2016
- Rencontres cinématographique, Salon de Provence, 2016
- Ethnografilm, Parigi, 2016
- 19th Religion Today, Film Festival, Trento, 2016
- Festival International du Film Chamanique, Sarlat, Perigord, Francia 2018
- Festival Les bobines du Sacré, Lyon, Francia, 2020
Gammu
TITOLO: Gammu. Montagna Dea Madre
REGIA: Francesca Rosati Freeman
DURATA: 30 mn
TIPOLOGIA: Documentario
ANNO DI USCITA: 2016
In una natura splendida e percepita al femminile si erge Gammu, 3700m., la Dea protettrice della popolazione Moso, venerata e festeggiata nel settimo mese del calendario lunare con canti e danze in suo onore, cui partecipano tutti i villaggi che la circondano.
Attraverso le immagini suggestive di questo video-documentario riprese nella regione del lago Lugu, Yunnan, Cina, in occasione della festa dedicata a Gammu, la montagna sacra della popolazione Moso, l’autrice evidenzia uno degli aspetti fondamentali di questa cultura: il legame fra le donne Moso e la terra, che è un invito a riconnetterci con la natura. In particolare, la ricerca va nella direzione di esplorare il legame tra l’elemento biologico femminile e quello spirituale e culturale, rintracciando nel legame con la Madre Terra una forza profonda, nel riconoscimento della comune appartenenza ad un genere creatore e creativo.
Benvenuti nel paese delle donne
di Francesca Rosati Freeman
XL Edizioni, Roma, 2010, 183 p.
EAN: 9788860830197
Benvenuti nel paese delle donne è il frutto di un’indagine sul campo durata parecchi anni e fatta di viaggi sul posto, di inchieste, di interviste e di testimonianze dirette. Sotto forma di racconto di viaggio mostra gli aspetti peculiari di una società matriarcale che esiste e funziona da millenni, fondata sul rispetto della persona e la venerazione della natura. È la società dei Moso, una società egualitaria del Sud Ovest della Cina, che ha preservato nei secoli i valori essenziali del femminile e si è socialmente costruita attorno ai legami del materno, applicandone tutti i valori e trasformando così un fatto naturale come la maternità in un modello culturale.
Benché millenaria, la società dei Moso non è un fossile vivente, né un reperto archeologico, ma una forma di vita contemporanea che fino ad oggi ha resistito ad ogni tentativo di uniformizzazione ai costumi del resto del paese.
Purtroppo, l’intensificarsi del turismo di questi ultimi anni minaccia l’identità di questa comunità a detrimento dei valori tradizionali.
Sur les Rives du Lac Mère
Tensing, Parigi, 2015, 248 p.
EAN:978-2919750603
Il libro in lingua francese è in gran parte la traduzione del precedente, ma con numerosi aggiornamenti che mostrano la rapidità del cambiamento subìto dalla società dei Moso a causa dell’afflusso del turismo sempre più invadente, che sta facendo passare la comunità da un’economia basata sulla solidarietà collettiva a una economia di mercato orientata verso il profitto e non verso il bisogno.