Una visione differente – Mariagrazia Napolitano

Ho assistito incredula all’accadere della guerra: nessuno aveva chiesto l’autorizzazione alle donne!

A nessuno era venuto in mente che per fare una guerra servisse l’autorizzazione delle madri!

L’ordine della Vita è di competenza femminile ed è alle madri che va chiesta l’autorizzazione ad aprire una guerra, visto che a farla saranno i loro figli, in gran parte ancora ragazzi.

Come è possibile scavalcare il loro giudizio?

Come è possibile scavalcare la loro sovranità rispetto alla Vita?

Come è possibile obbligarle a stare ad un ordine che al loro giudizio appare insensato?

E’ questa la domanda inedita delle donne.

Le donne ucraine hanno lasciato case villaggi e città senza neanche voltarsi a guardare la guerra che si lasciavano alle spalle.

Non fuggivano dalla guerra, No!

Non era questo il senso della loro fuoriuscita.

Semplicemente giravano le spalle a un senso della realtà per loro inconcepibile.

Ecco, era questo il giudizio universale sulla guerra: inconcepibile! Non concepibile da una mente umana femminile. Ma i mass media si sono affrettati a leggerle come profughe, perdendo l’occasione di riconoscere in loro delle combattenti.

Ancora una volta una distorsione di senso letale per la conoscenza umana.

Come è concepibile per una donna un ordine di senso che pretende di generare morte e distruzione?

La guerra è per le donne un non senso e chi la genera viene interdetto nel giudizio femminile.

La potenza femminile è di natura creatrice e procreatrice ed è da questa natura che deriva la logica femminile.

Siamo dunque di fronte ad un ordine di Ragione differente!

La guerra è concepibile solo da una logica maschile anche quando ad imbracciare le armi sono le donne che vogliono difendere la patria la bandiera, la vita che hanno a cuore.

Il pensiero della guerra, è dunque un pensiero di parte e come tale deve andare a patti con l’altra parte dell’universo umano.

E’ questo che insegna la Vita.

Non è più tempo che un sesso decida con la propria testa senza correlarsi con l’altro. Siamo fuori tempo massimo. Lo dice il conflitto che le donne hanno aperto in Iran contro un regime patriarcale che pretende di regolare le loro vite. Affianco a loro sono scesi in piazza fratelli, padri, sposi in soccorso della libertà femminile e, di conseguenza, del popolo intero.

Le donne sono capaci di combattere per ciò in cui credono, ma non arrivano a uccidere pur di vincere.

Le cronache raccontano ogni giorno di donne vittime della violenza maschile. Ma anche questa è una distorsione simbolica che priva di senso la realtà.

La verità è che le donne che vengono uccise non sono vittime ma combattenti.

Vanno considerate delle cadute in guerra, in una guerra invisibile che si combatte ogni giorno nel corpo a corpo del conflitto sessuale. Un conflitto che è all’origine ricerca di equilibrio fra due ordini di senso differenti e che finisce col diventare guerra quando il conflitto abbandona il piano simbolico per diventare prepotenza fisica del più forte.

E’ vero, come dicono, che dobbiamo prepararci ad un nuovo ordine mondiale, ma non nel senso concepito dalle grandi potenze che sono frutto di logiche maschili. Ma un ordine umano concepibile per donne e uomini.

L’ordine di vita che abitiamo è fondato sul simbolico del Neutro un ordine di senso che neutralizza le differenze femminili e maschili per farne una sola, maschile, che comprenda anche l’altra femminile.

Questo paradosso parte dal linguaggio e prosegue nella scuola, una vera camera di gestazione del Neutro, a tutti i livelli del sapere umano.

“Il mondo dovrà cambiare perché io possa esservi inclusa”, scriveva Clarice Lispector ne La passione secondo GH. L’unica storia di passione e morte femminile celebrata nella nostra cultura.

Perché le donne partecipino alla creazione del mondo, l’ordine mondiale deve uscire dalla gabbia dorata del Neutro e accettare che la Differenza, femminile e maschile, è l’unico ordine di realtà e che la Ragione maschile ha da operare accanto alla Ragione femminile.

E’ dunque con le donne che un nuovo ordine mondiale va costruito.

Non donne cooptate nel Neutro, mescolate agli uomini fino a neutralizzarne il senso.

Ma donne che esercitano la propria Ragione con altre donne, per generare una concezione del mondo differente.

L’Europa ha saputo agire logiche di cura durante la pandemia, quando un semplice virus ha manifestato tutta la potenza con cui Madre Natura ha messo in scacco la specie umana.

Abbiamo avuto la fortuna che in quel momento ci fossero donne in posizioni apicali, capaci di decidere con la propria testa in materia di vita o morte, una competenza radicale femminile.

Hanno dovuto prendere decisioni da sole, partendo da sé, servirsi della propria logica, perché non ci sono organismi nazionali e internazionali generati da donne.

E’ questa la necessità che ora, a noi donne, si presenta. Generare organismi decisionali, Ministeri femminili dotati di Magistero Femminile.

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Mariagrazia Napolitano
24 Gennaio 2023