Symposium in onore di Carol Christ (1946-2021)
22 ottobre 2021
California Institute of Integral Studies
Carol P. Christ Symposium: Video recordings now available
Dear Friends and Colleagues of Carol P. Christ,
Dear Women’s Spirituality Community,
We are delighted to announce that video recordings of Carol P. Christ Symposium are now available for viewing!
Held on October 22, 2021, this multi-dimensional Symposium honored the spiritual leadership and scholarship of Carol P. Christ (1946-2021) by bringing together an array of people who feel she profoundly impacted their thinking and way of life. A brilliant thinker and eloquent writer, Carol took a courageous stand to acknowledge Goddess and articulate the contours and substance of a Goddess religion for our times. This put her among the leading voices of the contemporary women’s spirituality movement. Her insistence that women begin from the truth of our experiences, share our stories, and create more complex systems of thinking and being in the world informs all her work, including her ecosocial justice political activism and her construction of a systematic Goddess thealogy.
Read more about the symposium here ~ Symposium program is available here ~ See who were our speakers and moderators here ~ Abstracts are available here
Our immense gratitude to all who contributed to this gathering!
In addition, we would like to invite you to explore our Women’s Spirituality Program website to learn more about our MA and PhD degrees, the faculty, curriculum, and students at the California Institute of Integral Studies (CIIS). As of Fall 2021, the MA and PhD degrees are offered online. You are welcome to take our classes before or without applying for admission. For more information, contact wse@ciis.edu and find us on Facebook, as we continue to grow our women’s spirituality community.
Warm blessings and best wishes,
Annette Williams, Mara Lynn Keller, V Violeta Krasnic
Selezione e traduzione dagli Interventi delle relatrici
PANEL A: FILOSOFIA, ARTE & ATTIVISMO ECOFEMMINISTA
Beth Bartlett
Per Amore di Questa Vita: Contributo al pensiero eco-femminista di Carol Christ
Nel mio intervento esploro l’inestimabile contributo che Carol Christ ha dato alla filosofia e all’attivismo eco-femminista attraverso il suo “ripensare la teologia e la natura”. Contribuendo alla rinascita di una dimensione spirituale vitale, Christ ha approfondito la filosofia eco-femminista portando alla luce il problema alla radice del paradigma occidentale – il dualismo di valori mente/corpo radicato in una teologia e cosmologia che separano il divino dalla terra e da tutto ciò che vi è associato. Sfidando la teologia basata sulla separazione della divinità dalla natura, ha proposto una tealogia/spiritualità alternativa del divino in tutti gli esseri. Ha sfidato la gerarchia del dualismo dei valori nella sua potente articolazione del valore intrinseco di ogni essere. Non si possono leggere le sue parole senza esserne cambiate/i.
In contrasto con la teologia escatologica che ha legittimato la distruzione della terra, Christ ha esposto una tealogia che riconosce la nostra finitudine come parte del ciclo della vita e della morte, e così facendo abbraccia e ama la preziosità della vita. L’etica che ne consegue, un’etica che mette al centro l’amore e le nostre connessioni profonde con tutti gli esseri, è stata di vitale importanza per il pensiero eco-femminista, servendo come motivazione e guida alle azioni.
La seconda parte del saggio è dedicata al profondo impatto che l’opera di Christ ha avuto su di me – dai modi in cui il suo “Intrecciare le visioni” mi ha avvicinato ad alcuni dei temi più importanti della mia vita ed è diventato fondamentale per il mio insegnamento, a come i suoi scritti mi hanno aiutata a scoprire ed espandere la mia comprensione del divino. Christ ha dato parole alle verità più profonde della mia vita. Ha meravigliosamente espresso e approfondito la mia comprensione dell’immanenza del divino e del valore intrinseco di tutti gli esseri, ha convalidato il mio profondo amore per questa terra e ispirato il mio attivismo.
Marianne Hertnagel
Tealogia ed ecologia: Trovare nuovi modi di pensare e di essere
L’importanza della tealogia per il pensiero femminista, per il pensiero filosofico e scientifico postmoderno, e per il pensiero in generale, impone una formulazione nuova e inclusiva dell’etica, la necessità di studiare la Dea e la storia del movimento della spiritualità delle donne, e l’incorporazione della tealogia nell’esperienza umana. Sottolineo l’importanza della tealogia come un nuovo campo di studio, legato ai paradigmi emergenti nel pensiero e nell’indagine scientifica. La tealogia non è solo un altro sottocampo accademico del pensiero femminista o della teologia cristiana, né semplicemente un’altra religione nel contesto occidentale dello studio della religione. La tealogia è necessaria per sviluppare un nuovo linguaggio per i paradigmi in evoluzione, risponde al bisogno di articolare nuove idee in eco-psicologia, fisiologia e sostenibilità ecologica, eco-filosofia, ecologia spirituale, etica umana, serve per portare a un cambiamento degli approcci nel lavoro di trasformazione e nelle pratiche di guarigione, come il lavoro sul trauma e la guarigione in generale. La tealogia mi attrae perché è inclusiva di altri modi di conoscere e di diverse percezioni della realtà.
In questo mio intervento, cercherò di dare il mio contributo allo sviluppo della tealogia, con l’obiettivo di farla diventare un campo di studio interdisciplinare emergente, che impiega metodologie proprie a modi multipli di conoscere ed essere. Nell’ampliare e delineare ulteriormente la discussione sulla tealogia, spero di incoraggiare una visione del mondo interculturale e sostenibile. Vedo la tealogia, quando è pienamente compresa, come un centro che emerge e diffonde una rete di trasformazione sociale. La tealogia e la teologia, quando includono altri sistemi di credenze, possono diventare una struttura capace di tenere in forma un’articolazione della spiritualità di donne e uomini che confermi la loro conoscenza incarnata della realtà. Si tratta di sviluppare una nuova ontologia incarnata, che permetterebbe a donne e uomini di relazionarsi più avvedutamente tra loro e con il resto del mondo naturale, creando nuovi modi di pensare e cambiamenti di modelli nell’ecologia e nelle forme sostenibili del vivere. Se la tealogia fosse più sviluppata, potrebbe realizzare il suo potenziale per (1) diventare un campo di studio accademico, (2) dare un posto alla storia della Dea nel pensiero contemporaneo e evidenziare la sua relazione con le attuali idee e le visioni del mondo, (3) fornire un quadro di riferimento per le autentiche esperienze religiose di donne e uomini e per la loro relazione con l’incarnazione femminile e maschile, e (4) promuovere il riconoscimento di un nuovo quadro di riferimento per donne e uomini, che valorizzi i loro rispettivi contributi alla società.
Un’antologia concettuale della tealogia può aiutare a creare un quadro di riferimento per lo studio di questo ampio tema, dare una cornice ontologica alle esperienze religiose femminili, contribuire a una maggiore armonia tra individui, società e con l’intero ambiente. La tealogia si situa nella lotta contemporanea per la sopravvivenza di Gaia. Le opere e gli scritti di Carol Christ danno una base eccellente per un necessario rinnovamento del pensiero umano, delle interazioni con tutti gli esseri e la vita.
Gina Messina, PhD
Colei che vive: L’attivismo eco-femminista, la sorellanza e la saggezza infinita di Carol P. Christ.
Carol P. Christ è stata una pioniera. Come studiosa, attivista e leader spirituale femminista, ha cambiato il modo di comprendere e riconoscere l’impegno delle donne nell’universo religioso e sociale. Attraverso i suoi scritti, l’insegnamento, la collaborazione e il tutoraggio, Christ ci ha chiamato (e continua a chiamarci) a riconoscere le nostre capacità di spostare la narrazione patriarcale e diventare partecipanti attive, agenti di cambiamento all’interno delle nostre comunità.
Creando il Pellegrinaggio della Dea a Creta, la Christ ha dimostrato i modi in cui possiamo impegnarci nella ricerca al di fuori della classe tradizionale, costruendo un ponte che incoraggia il dialogo oltre la “Torre d’Avorio”. Fondando i suoi sforzi su un’etica eco-femminista, ha accolto nuove voci, ha ridisegnato il terreno e ha offerto l’opportunità di sperimentare una spiritualità che ci ha tirato fuori dalle strutture rigide e ci ha delicatamente adagiato sul corpo vivificante di tutto ciò che è sacro.
Attraverso il suo amore per la Dea, le sue intuizioni piene di saggezza, la sua creatività e il suo spirito generoso, Christ ha aperto il mondo a un percorso di scoperta religiosa eco-femminista. Ha convalidato le nostre storie, ha incoraggiato la nostra arte e ci ha insegnato a darci il permesso di perseguire il nostro lavoro in modi nuovi e stimolanti. Così, l’influenza di Christ continua a vivere nelle nuove generazioni che hanno accolto l’eredità delle nostre voci e iniziato il lavoro per aprire nuovi sentieri di conoscenza, comprensione ed esperienza eco-femminista celebrativa.
PANEL B: DONNE E RELIGIONE: RECLAMARE IL SACRO FEMMINILE
Elizabeth Ursic
Carol Christ: Una pioniera nel campo delle donne e della religione.
Carol Christ è sempre stata una pioniera. Ha fatto parte della prima coorte di studentesse laureate all’Università di Yale che comprendeva Judith Plaskow, Mara Keller e Naomi Goldenberg, tutte luminarie nel campo delle donne e religione. Nel 1971, prima ancora che il termine teologia femminista fosse coniato, Carol partecipò alla prima conferenza delle donne teologhe e propose di formare un caucus delle donne nel campo degli studi religiosi. Più tardi quell’anno, Carol, Elisabeth Schüssler Fiorenza e Sallie McFague, divennero le prime co-presidenti del Caucus delle donne alla conferenza annuale del 1971 dell’American Academy of Religion/Society of Biblical Literature (AAR/SBL). Questo caucus portò oltre che all’elezione della prima presidente donna dell’AAR, alla creazione della sezione Donne e Religione nell’AAR. Nel 1974, Carol è diventata la prima donna a conseguire un dottorato in Studi Religiosi a Yale. È stata una delle prime docenti negli Stati Uniti ad insegnare Donne e Religione in università come Harvard, Claremont, San Jose State e il California Institute of Integral Studies.
A livello personale, Carol ed io ci siamo incontrate per la prima volta durante il mio dottorato di ricerca e le nostre strade si sono incrociate professionalmente numerose volte in seguito. La nostra amicizia si è approfondita durante cinque ore di interviste sulla sua vita per il Journal of Feminist Studies in Religion Across Generations Series, che è stata pubblicata nel 2017. Il mio intervento includerà punti salienti e aneddoti tratti da quelle interviste, nonché riflessioni sull’eredità di Carol nello studio accademico di Donne e Religione.
PANEL C: STUDI SULLE DEE, TEALOGIA E STUDI MATRIARCALI EGUALITARI
Joan Marler, MA
Onorare Carol P. Christ e il suo riconoscimento di Marija Gimbutas
La scomparsa della nostra cara amica, collega e pioniera negli studi sulla Dea Carol P. Christ è stato uno shock e una grande perdita per tutte noi. È entrata nel regno delle Antenate solo due giorni prima dell’inizio del simposio internazionale in onore di Marija Gimbutas, a cui sarebbe dovuta intervenire. Le sono profondamente grata per avermi permesso di registrare la lettura del suo testo per il gruppo sulla continuità dei modelli dell’Antica Europa nei periodi culturali successivi. La sua generosità ha reso possibile per noi ascoltare la sua voce un’ultima volta il 18 luglio 2021.
Carol ha sempre apprezzato profondamente il lavoro dell’archeologa/archeomitologa lituano-americana Marija Gimbutas. Gli scritti di Carol e i suoi intensi approfondimenti riflettono il suo profondo rispetto per il lavoro di Gimbutas, che si intreccia come un filo lucente attraverso i suoi scritti, e attraverso i suoi blog che brillano continuamente di nuove intuizioni.
Entrambe queste grandi studiose hanno capito che il nostro diritto di nascita è stato quello di vivere in comunione rispettosa con i cicli sacri del mondo vivente – rappresentati per migliaia di anni in forme femminili. I loro messaggi sono ora più essenziali che mai, poiché ci aiutano a rafforzare i nostri poteri interiori per continuare, come donne del nostro tempo, a camminare verso un futuro sempre più incerto.
PANEL D: IL PELLEGRINAGGIO SPIRITUALE DELLE DONNE
Laura Shannon
La pellegrina della dea: Carol P. Christ e la sua vita in Grecia
Carol Christ ha guidato gruppi nel suo Pellegrinaggio della Dea a Creta per più di 40 volte dal 1995 al 2019. Questi tour hanno portato centinaia di donne nel magico paesaggio di Creta, dove i siti archeologici rivelano una cultura dell’età del bronzo basata molto verosimilmente su società matriarcali egualitarie di pace. Nel suo libro A Serpentine Path, Carol racconta come sono iniziati i tour delle dee. Descrive anche come è venuta a vivere in Grecia, e il dolore che ha affrontato all’inizio per la morte di sua madre. Attraverso i tour, è stata in grado di trasmutare le sue lotte in esperienze di valore per le partecipanti al tour. In questo modo, Carol ha vissuto la sua vita come una pellegrina spirituale, andando oltre il suo dolore con l’aiuto dei rituali nei siti sacri dedicati all’antica Dea, che lei vedeva come veri e propri Portali di Iniziazione.
Poche settimane prima di morire, Carol ha completato il suo ultimo articolo, sul sito minoico di Gournia. Partendo dall’ipotesi che l’antica Creta fosse matriarcale, matrifocale e matrilineare, e attingendo alle prove dei matriarcati egualitari esistenti, Carol dipinge un quadro plausibile dei ruoli di leadership delle donne nella religione e nella cultura della Creta dell’età del bronzo.
Come Marija Gimbutas prima di lei, Carol offre le prove di una cultura dell’Antica Europa che “vedeva la terra come una madre grande e generosa”. Il suo primo trasferimento in Grecia fu in parte motivato da un profondo desiderio intuitivo – che molte donne condividono – di connettersi con questa cultura che venerava la dea. Nel suo articolo su Gournia, in cui la sua mente brillante e la sua impeccabile erudizione costruiscono un solido ponte tra la speculazione archeologica e l’inclinazione spirituale, si può dire che la vita da pellegrina di Carol abbia raggiunto la sua meta.
Elizabeth Kenneday
Trasformazione attraverso l’esperienza: Il viaggio di Carol Christ come sacerdotessa e ricercatrice
“Non c’è una meta, solo il viaggio”.
in A Serpentine Path: Mysteries of the Goddess
Il mio intervento racconta la trasformazione di Carol Christ da accademica a guida spirituale così come si riflette nei suoi scritti, e le mie osservazioni ed esperienze personali come membro del Pellegrinaggio della Dea di Karolina dell’autunno 2018 a Creta (Carol ha apprezzato la versione greca del suo nome mentre viaggiavamo a Creta). Mi baso qui principalmente su due dei suoi libri, Laughter of Aphrodite: Reflections on a Journey to the Goddess (1987) e A Serpentine Path: Mysteries of the Goddess (2016 – una versione aggiornata e rivista di Odyssey with the Goddess. A Spiritual Questi in Crete del 1995).
Nonostante i numerosi viaggi in tutto il mondo, la mia comprensione del concetto di pellegrinaggio era piuttosto vaga prima del viaggio a Creta. Confesso che all’epoca avevo un grande desiderio di esplorare le rovine della cultura minoica insieme a una ricerca spirituale non ben focalizzata che implicava un’ossessione per le immagini femminili attraverso il tempo. Ero particolarmente affascinata dalla statuetta chiamata Dea Serpente. Ho trovato il Pellegrinaggio delle Dee a Creta guidato da Carol Christ e mi sono iscritta.
Non molto tempo prima della partenza per il pellegrinaggio, Carol ha inviato un invito a presentare proposte per un’antologia di pellegrinaggi femministi, che ha attirato la mia attenzione. Anche se è arrivato troppo tardi per considerare di scrivere sul viaggio a Creta, ho iniziato a fare ricerche sul pellegrinaggio in generale, e sulle donne pellegrine in particolare. Come risultato, ho iniziato a vedere il mio viaggio e la mia carriera in una luce diversa, e ho presentato una proposta, che è stata accettata, “The Beloved Thing”, in Feminist Pilgrimages: Journeys of Discovery, a cura di Stacy Russo (Litwin Books, 2020). Devo ringraziare Carol per questo, e per aver messo più a fuoco quella vaga ricerca spirituale che stavo facendo, quando mi sono unita per la prima volta al suo pellegrinaggio e negli anni successivi.
La capacità di Carol di creare un percorso illuminante per più di 600 donne fin dal suo inizio può essere letta attraverso il suo viaggio attraverso le proprie esperienze personali. Dopo un viaggio a Lesbo, in Grecia, si liberò del modello “in terza persona” della comunità accademica e cominciò a fidarsi della sua “voce autentica”, dandosi il nome di Sacerdotessa di Afrodite e incarnando la dea nell’esecuzione di rituali presso le rovine di un tempio. “Con il tempo, quando ho permesso al potere di Afrodite di penetrare nel mio sangue e nelle mie ossa, è diventato sempre più difficile tornare in una cultura che ha prosciugato l’energia vitale che sentivo così fortemente in Grecia”, afferma, mentre decide di rifondare la sua vita in Grecia. La sua dichiarazione in A Serpentine Path: Mysteries of the Goddess parla anche per tutte noi: “Non sapevo che il pellegrinaggio sarebbe stato profondamente trasformativo anche per me”.
– Un ringraziamento particolare a Raffella Polverini per il suo lavoro di selezione degli interventi e per la prima stesura delle traduzioni –