Sovrane del Bill

Sono stata invitata da mio figlio al Convegno organizzato dal Dipartimento di Economia dell’Università di Foggia: Imprenditorialità etica e benessere interno lordo. “Iscriviti se vuoi partecipare”, mi aggiunge.

Ricevo all’istante locandina e foglio d’iscrizione ma rimango a lungo a fissare il titolo del convegno per riuscire a decifrare quel linguaggio cifrato che mi è difficile da capire. Rispetto la procedura e mi iscrivo ma torno a guardare la locandina per capirne di più. So che a organizzarlo è una mia ex studentessa, Mariarosaria Lombardi, ora Professore Associato del Dipartimento di Economia e mi sento riscaldare il cuore. Inizio a scorrere la locandina e incontro il nome di Rosa Barone, ora Assessora al Welfare, Politiche di benessere sociale e pari opportunità della Regione Puglia, una punta di diamante della politica locale e nazionale, ma soprattutto la stessa Rosa che da ragazzina si tuffava nelle splendide acque di Pugnochiuso con i miei figli mentre noi genitori, amici stretti e amati, ci godevamo il respiro dei nostri tempi. Di nuovo mi si intenerisce il cuore: politica, vita e cuore le vedo andare a braccetto. Torno a scorrere con lo sguardo la locandina e incontro altre tre ricercatrici del Dipartimento di Economia, e incomincio a rallegrarmi che in questo convegno ci siano tante donne. Non conosco i loro nomi ma mi faccio illuminare da cosa rappresentano: Annamaria Dentamaro è Professore Associato di Diritto Commerciale, Daniela Abate e Rosalia Insalata sono Dottorande in Economics and Finance of Territorial  Sustainability and well-being. Non capisco la lingua ma ne capisco il senso e mi viene da applaudire in cuor mio per la vastità del campo di Ricerca.

Arrivo poi al grande tema, Benessere Interno Lordo – nuovi modelli di Economia Rigenerativa e li troneggia il nome di Luciana Delle Donne. Non la conosco e rimango colpita nuovamente dall’accostamento delle parole, perché mi sembra insolito accostare la rigenerazione all’economia. Stacco la spina da questa mia passione per il senso delle parole e vado avanti nel leggere la locandina.

Arrivo alla sezione degli Interventi e trovo una lunga fila di donne, ben cinque nomi a me sconosciuti ma altisonanti nelle loro funzioni, due Delegate del Rettore: Anna Grazia Lopez, Delegata del Rettore alla Formazione in ambito penitenziario, Annamaria Petito, Delegata del Rettore alle Politiche di genere e inclusione. Mi rimane il sapore amaro solo nel leggere la parola “genere” che tanto oscura la rivoluzione delle donne in corso da oltre mezzo secolo, una distorsione linguistica che sta facendo la differenza e sta portando acqua al mulino del simbolico del Neutro. Delle altre tre donne due mi colpiscono in pieno petto, sono due Direttrici del Carcere, non me l’aspettavo e comincio a capire che questo evento esonda, non riguarda il comune vivere, e rimango in religiosa attesa di leggere di più, una delle due, Giulia Magliulo, Dirige la Casa circondariale di Foggia, l’altra, Patrizia Andrianello, Dirige la Casa circondariale di San Severo. Comincia a battermi il cuore, questo Dipartimento sta mettendo piede nel luogo che mettiamo sempre ai margini del senso ma che ogni volta fa lacrimare il cuore. Rimango a contemplare per qualche attimo l’emozione che mi investe e…vado avanti. A chiudere gli interventi Stefania Crea, Segretaria Generale della Fondazione Human Age Institute by Manpower Group. Non capisco di chi si parla, ma sento come elevarsi lo sguardo, avverto che c’è qualcosa di più grande a cui si rivolge questa Ricerca.

Trovo ora quattro nomi di uomini fra gli Interventi e sono felice che anche loro vengano chiamati in causa in un convegno che già mi appare governato da donne ai vertici nei vari campi della Ricerca. Il primo, Rocco Di Stasio, è il Responsabile del Distretto dauno della Banca Popolare Pugliese e mi viene da pensare che allora la Ricerca va giù duro, perché chiama in campo l’economia finanziaria, le banche. Il secondo, Antonio Cocco, è il Direttore del Consorzio di Cooperative sociali “Oltre” e mi concedo un volo della mente per arrivare a immaginare cosa può avere portato alla scelta di quel titolo. Il terzo, Pietro Fragasso, è il Presidente di Cooperativa Sociale Pietra di Scarto, che bel nome penso e mi sento toccare dalla bellezza del suo significato. L’ultimo intervento è affidato a Gerardo Fascia, il Presidente della Confcooperative Cultura Turismo Sport della Puglia, quanta roba, penso, nel paniere di questo convegno che mi pare già un evento. A concludere è chiamato il Presidente del Consiglio degli Avvocati di Foggia, Gianluca Ursitti.

E infine Lei, Mariarosaria Lombardi, Delegata alla Terza Missione del Dipartimento di Economia. C’è scritto “Modera” sopra il suo nome, ma la immagino Sovrana e m’intenerisce la riduzione simbolica del Governo della Casa. Così sarà. La troverò a ricevere gli ospiti da grande padrona di casa, sovrana appunto. Non c’è solo lei a ricevermi, c’è anche un’altra mia ex studentessa dei tempi del Liceo, oggi collaboratrice amministrativa del Dipartimento di Economia. Mi sento a casa nel contemplare l’evoluzione della storia della città. Mi hanno riservato un posto in prima fila e mi faccio ancora più piccola nell’accomodarmi, tanto mi intimidisce il gesto. Vibro di commozione.

Il Direttore del Dipartimento e il Rettore sono in Senato accademico e arriveranno più tardi, dirà al microfono Maria Rosaria Lombardi nel dare inizio al Convegno.

Un atto sublime pare a me, quelli che solo la Vita sa concertare. Al grande Tavolo Accademico si vedranno salire solo Donne, fino al loro apice Luciana Delle Donne che ci apre ad un’opera inaudita, difficile da pensare, e che vedo inaugurare un senso femminile dell’Economia. Lei viene dall’alta finanza e dai grandi guadagni, ma solo una conversione profonda può dare senso alla rivoluzione simbolica che sta inaugurando, una visione che lega l’economia al cuore per dare vita ad una Umanità, quella degli ultimi, dei diseredati, dei fuorilegge, che rimane sacra nel cuore della Madre e chiede il suo Magistero divino per tornare a declinarsi in vita proprio quando finisce col perdersi nella oscurità del senso.

In sala, un’aula magna gremita di donne e uomini ragazze e ragazzi si sente un silenzio religioso. Qualcosa di sacro sta accadendo, come un passaggio di testimone da un ordine già dato e privo di cuore ad un ordine tanto atteso dall’Umanità. Un ordine di senso capace di dare all’Economia, che tanto affligge la vita reale, gli occhi di una Madre e il suo modo di concepire la realtà. E’ palpabile il respiro della sacralità. Arriva il Direttore, siamo già a fine evento, si siede e dice “mi sento a casa, in prima fila c’è mia madre”. Scoppio a piangere all’improvviso mentre nella sala parte un applauso fragoroso. Un Mistero, di quelli che solo la Vita ci rivela. Dietro le cose, dietro la ragione che le governa, c’è Lei, la Vita Eterna, con il suo genio.

Mariagrazia Napolitano