
Essere la Maddalena
Ho lavorato sul libro di Rosetta Stella pubblicato nel 2010. Il suo titolo: Noli me tangere
Presento Rosetta Stella con le parole con cui l’hanno ricordata le donne del gruppo del mercoledì di Roma in occasione dell’anniversario della sua morte.
“Era animata da un inquieto desiderio di darsi in pasto al mondo. Ha attraversato, battagliando, la vita dell’Udi, l’elaborazione del femminismo tra Roma e Milano”
Io aggiungo: ha accompagnato il gruppo Metis di Pescara di cui anch’io facevo parte, un gruppo di sindacaliste e non. E’ la mia anche una restituzione a Lei.
Queste sue parole la descrivono bene “Morire quanto necessario senza eccedere. Rinascere quanto occorre da ciò che si è salvato.”
Il libro Noli me tangere acquistato poi prestato e tornato nelle mie mani pochi mesi fa. Mi interrogavo continuamente sul significato di queste parole Noli me tangere, quelle che Gesù pronuncia a Maria Maddalena nel momento della resurrezione.
Il primo significato che mi è venuto alla mente: non mi toccare nel senso letterale della parola, non contaminarmi, non sporcare con il tocco della mano la mia purezza.
Questo libro tornato a me dopo tanti anni conteneva il mistero di quelle parole. Dopo aver letto abbastanza su Maria di Magdala, noli me tangere restava ancora un mistero. Poi una donna ha pronunciato non so dirvi quali parole e mi ha introdotto a quel mistero.
Rosetta inizia il libro con queste parole “noli me tangere è la scena della differenza sessuale come l’ha immaginata Dio stesso nella creazione”.
Cosa voleva dire Gesù e cosa Rosetta Stella.
Noli me tangere è la scena dove c’è gioia ma anche dolore, dipartita ma anche presenza, movimento ma anche fermezza …
Noli me tangere è lasciami andare, lascia che accada, vivi il momento e porta con te l’esperienza e la testimonianza.
Scrive Rosetta: “Spetta a chi ha di più lo squarciare la cortina del bisogno che rende cieco chi ha di meno, riconoscendolo e chiamandolo con il suo nome. A chi ha di meno spetta solo di sapersene accorgere, di avere orecchio per intendere, pur se chiuso nell’angolo del suo bisogno. Non sta in chi è mancante la chiave dell’Amore” e poi ancora “Per potersi fidare della promessa, per potersi fidare nel rapimento, senza che ci sia espropriazione, bisogna che da madre a donna sia consegnato lo Sposo”. Da madre a donna sia consegnato lo sposo.
E poi ancora “Non mi trattenere, lasciami andare non ad un uomo si consegna questo insegnamento. Ma alla Maddalena lo si affida per prima. Solo una donna infatti lo può assecondare senza annebbiarsi nel distacco. E’ a lei che viene consegnato perché lo custodisca e lo disperda in infiniti scambi. In mai rappresi intrecci. E’ qui l’enigma: lasciare andare e lasciarsi andare. Potersi fidare nel lasciarsi rapire”.
Rubare il segreto alla madre (io aggiungo divina): prendere, tenere, lasciare andare. Maria di Magdala garantisce che non si perderà, che non si dissolverà.
Allora mi piace immaginare che non è Dio a scegliere Maria di Nazareth ma Lei grazie alla sua genealogia femminile (Anna sua madre e tutte le donne che l’hanno preceduta) che sceglie di mettere al mondo colui che è. E’ Maddalena che sceglie, ungendo il Cristo, il suo compagno che è all’altezza dell’Amore.
La madre e la sua compagna scelgono il Cristo come colui che sarà all’altezza dell’Amore.
Sacrificano il figlio e il compagno? No non è un sacrificio ma la scelta estrema perché il sacro e il divino siano tra noi. Perché non ci sia separazione tra umano e divino, perché entrambi come dice la Watterson non sono 50 e 50 e che non fa 100 e nemmeno 100 e 100 che non fanno duecento, non si sommano ma sono alla pari in un gioco della vita sempre circolare e mai fisso.
Rosetta dice che chi ha di più può far circolare l’Amore e chi ha di più se non una madre e una compagna?
Dova va Gesù?
Scrive Rosetta Stella: ”Amami mentre me ne vado. Amami perché me ne vado. Lascia che io vada. Aiutami ad andare. Fa che io vada verso il Padre. Ci vuole amore speciale: quello senza possesso. L’amore delle madri: quello che aiuta ad andare verso il Padre. L’amore non intorbidito dal bisogno: quello che non fa resistenza e perciò lascia andare verso il Padre. Verso ciò che Lui è.”
Maddalena non lo ha trattenuto, neppure ha tentato, perché ne ha visto la gloria. Perciò si è trattenuta dal trattenerlo, per non spegnerne la gloria col suo tocco, perché essa duri in sé e da sé”. La differenza sessuale può essere lasciare che un uomo sia sé stesso completamente e interamente “rubando” il segreto alla madre per poter tornare al padre?
“Vivere è un morire ogni frazione di secondo. Vivere è abbandonare il voler vivere a tutti i costi, è un lasciarsi perdere invece di volere non morire a tutti i costi. Perché un uomo abbia accesso …”
Una scena che poi scopro quotidiana. Chi non si trova davanti al momento estremo della morte e non ne capisce il senso, chi non si è trovato di fronte alla separazione senza resurrezione, chi nella vita non ha fatto esperienza della fine? E cosa si fa in quei momenti? Si piange, si ricorda si soffre per molto tempo senza rimedio.
Ho avuto bisogno di un taglio chirurgico per allontanare il male dal mio corpo. Dopo quattro anni da un intervento di protesi d’anca (le gambe sono il movimento) si è sviluppata una infezione secondaria alla gamba. Ho dovuto smontare protocolli e ipotesi cliniche che i chirurghi mi imponevano per scoprire che il male, il mio male, si era concentrato lì nella mia gamba impedendone il libero movimento. Quando le infermiere mi riportarono in camera dalla sala operatoria mi dissi “mi sono ripulita” mi sono smarcata dalla fissità, dalla dipendenza, dall’amore ricevuto e mai restituito. Sono libera ma mi ci è voluto un taglio vero non immaginario. Non amavo, non riuscivo a tenere insieme l’Amore e la durezza, il giusto e la compassione, non trovavo dentro di me la via dell’Amore. Ciò che Chiara mi esortava e mi chiedeva ma io non ero Amore.
Mi dicevo io taglio, scarto, come possono essere Amore? Non sono Amore.
L’immagine che avevo di Maria di Magdala che sta sotto la croce non mi rimandava dolore o sofferenza. Io ero lì sotto la croce, come Maria di Magdala.
In un momento magico, quello in cui si è pronti ad accogliere l’imprevisto, il non conosciuto, una donna mi ha detto “Tu sei Amore” e come d’incanto la macchia originaria si è dissolta.
Ieri in macchina durante il viaggio per venire qui a Terra di Lei, ho detto: le donne in carne ed ossa che ho incontrato che ho amato e da cui sono stata amata, non sono riuscite a farmi entrare e ad entrare nella mia ombra. Una donna Maria di Magdala, non presente in carne ed ossa mi ha dato la chiave per entrare nella mia ombra.
Ho visto la mia ombra perchè sono Amore e ho avuto compassione di me.
“Resurrezione significa negare la fissità dell’assoluto e ribaltare le false stabilità in mutazioni continue. In un perenne inizio”.
Questa la mia resurrezione.
Lascio Rosetta Stella.
Da Robert Powell in “Maria Maddalena”
“La grotta di Giovanni è un centro per il mistero del cuore, così come la Casa di Maria può essere vista come un centro del respiro (mistero dei polmoni). I due luoghi sono legati da una profonda relazione, proprio come lo sono il cuore e i polmoni”.
Mentre leggevo ho pensato al Covid che attacca il cuore e i polmoni indistintamente. E voglio raccontare ciò che ho visto e vissuto durante la pandemia. Il personale bardato con tutti i dispositivi di protezione. Solo gli occhi potevano parlare e parlavano. Non c’era paura ma vita del momento presente. Lo sguardo era l’unico modo di comunicare.
Quanto erano diverse le parole di Antonella e Raffaella per dire il loro lavoro, come non ci sono ancora parole per dire ciò che hanno vissuto e agito in relazione. Ognuna con il proprio istinto e corpo, un fare che assume un significato che va oltre la professione e l’impegno. Farsi carico della realtà difficile, dura ma che appartiene alla vita. Non hanno avuto bisogno di briefing per decidere cosa fare, come farlo. Non hanno stilato verbali, protocolli e percorsi clinici. Hanno semplicemente ascoltato l’innato che è in loro e lo hanno giocato senza censure. E’ amore per la vita propria e degli altri senza eroismi o buonismi. Il corpo ti indica la strada, è una bussola che orienta, un filo che lega la vita vera all’azione. La differenza femminile impone una opera continua di pulizia, di ordine in ciò che siamo e ha bisogno di antenne e di azioni giuste.
La Coppa del Santo Graal
Nella coppa si servono le cose più buone, le fragole, il gelato, lo champagne. Una coppa è aperta all’imprevisto, alla bellezza, all’apertura. La coppa può contenere ma anche elargire. La coppa è il luogo dell’essere, è il luogo dell’accadere. L’utero accoglie ed espelle, nutre, consente la sopravvivenza ma finisce la sua funzione. La coppa consente l’essere perché moltiplica, espande, accoglie senza chiusure. Obbliga al movimento. La coppa luogo dell’infinito, dell’impossibile che si fa possibile, il luogo dell’Amore.
Concludo dicendo che Maria di Magdala è donna del presente e noi tutte le sue discendenti.
Terra di Lei, 28 Agosto 2021
Maria Bucci